Chi riconosce e fa parte di quest’armonia sente l’esigenza di conoscere e studiare con occhio ecologico tutto ciò che vive. La formazione forestale più rappresentata è costituita dai boschi cedui di Quercus pubescens.
Si tratta di boschi misti che per l'esposizione dei versanti e l’aridità del suolo sono particolarmente diffusi nella parte meridionale della Riserva.
Nella parte più settentrionale esiste invece un popolamento di Quercus cerris con seconda specie dominante Fagus selvatica anche se in alcuni tratti sembra addirittura dominante il faggio, poco frequente a queste quote.
Il bosco di Ostrya carpinifolia compare soprattutto a nord del Cinghio di Malvarone, mentre nelle zone assolate Juniperus communis, Spartium junceum, oltre alle numerose piante erbacee aromatiche come il Foeniculum vulgare o l’Allium schoenosprasum.
I boschi di Castanea sativa sono testimonianza di una attività agro-colturale che ha segnato negli anni passati il paesaggio forestale di questi territori. Di rilievo la grande varietà di orchidee come Orchis simia, O. bertolonii, O. fructiflora, O. apifera e O. insectifera che nel mese di maggio rendono indimenticabili le passeggiate nei boschi della Riserva.
In autunno, invece, immense distese di ciclamini (Cyclamen europaeum) colorano le giornate nebbiose.
Diffuse nei boschi, ma visibili anche lungo le strade sono le piante da frutto ormai dimenticate come il sorbo (Sorbus domestica), il corniolo (Cornus mas), il prugnolo (Prunus spinosa) ed il melo selvatico (Cydonia oblunga), il nespolo (Mespilus germanica) e alcune varietà di ciliegio che danno frutti molto piccoli, ma altrettanto saporiti, accanto agli inconfondibili nocciolo (Corylus avellana), mora (Rubus fruticosus) e noce (Junglans regia).